Si è svolto il 28 marzo, presso la meravigliosa sede di Palazzo Comitini a Palermo, l’edizione 2022 del Forum di ATRI Associazione Travel Retail Italia.
Dopo webinar, videoconferenze e call, finalmente i protagonisti del settore si sono ritrovati di persona personalmente, citando il sicilianissmo Camilleri, per fare il punto sul travel retail.
Aeroporti e stazioni hanno sofferto pesantemente, anche se in forma differente, la pandemia. I primi più delle seconde. Finalmente si misurano segnali di ripresa, già consolidati per il traffico ferroviario, promettenti per quello aereo anche osservando i programmi estivi, destinazioni e frequenze, delle compagnie aeree.
Nella foto, da destra: Giovanni Battista Scalia, Ceo Gesap Spa, Olivier Jankovec, Director General ACI EUROPE, Leoluca Oralando Sindaco di Palermo, Natale Chieppa, DG Gesap Spa, Stefano Gardini, Presidente ATRI
Il Forum ATRI 2022 è stato introdotto da Natale Chieppa, Direttore Generale di Gesap – Aeroporto di Palermo, ente ospite dell’evento ATRI.
Chieppa non ha mancato di fare cenno alla chiusura (inizio aprile) della gara food per l’aeroporto Falcone e Borsellino, 2 lotti per 14 milioni di fatturato attesi, per 10 anni di concessione; certamente uno dei bocconi più appetitosi del periodo per gli operatori della ristorazione in viaggio.
E ovviamente non c’è stato un riferimento all’evento ACI Europe Regional Airport il cui inizio ha seguito quello del Forum ATRI e che tra gli altri ha ospitato anche il direttore dell’aeroporto di Odessa, città coinvolta dai drammatici eventi seguiti all’invasione russa dell’Ucraina.
Sulle previsioni di traffico Chieppa ha evidenziato il fattore positivo della prevalenza di traffico domestico per gli aeroporti delle isole, tra cui Palermo. Un fatto rimarcato anche in seguito da altri speaker.
A seguire la relazione del Presidente ATRI, Stefano Gardini, che ha misurato l’andamento del travel retail, dando conto dei dati più significativi a livello europeo.
A partire dal 2019, anno di riferimento pre-pandemico, in cui fatturato globale del travel retail raggiunse gli 85 miliardi di dollari, con il segmento aeroportuale sugli scudi, con il 53% del fatturato, vera e propria porta di sbocco elettiva del Travel Retail.
Di questo valore, a causa del covid si è perso circa il 73% in un anno, con il traffico in caduta libera come testimonia anche la contrazione della capacità produttiva mondiale delle aerolinee giunta ad un valore medio fino al 60% nella sola Europa.
Nel travel retail nei picchi più bassi, ci sono stati cali di fatturato superiori al 90%, si è misurata la chiusura numerosi punti vendita e il traffico è diventato in buona parte se non esclusivamente domestico e di breve raggio.
Tutto questo senza un piano governativo di ristori dedicato al settore.
Nel 2021 il fatturato globale del travel retail è ricresciuto globalmente ma ancora sotto il 50% del 2019, mentre la spesa per passeggero è aumentata del 14% su 2019: ci sono meno passeggeri ma questi spendono di più (la stessa tendenza che si misura tra i visitatori dei centri commerciali, ndr) soprattutto nel F&B.
Ma il new normal del travel retail presenta un “rinnovato” processo di acquisto e quindi Gardini propone alcuni trend identificabili come rilevanti per tutti gli attori del Travel Retail, allo scopo di una riconfigurazione strutturale della proposizione di valore. Attuare il client engagement reengineering, sviluppando una serie estesa di punti di contatto digitali lungo tutta la esperienza d’acquisto, incluse anche le attività di social media marketing e di online advertising. In particolare, l’omnicanalità è al centro della strategia di trasformazione digitale dei retailer italiani e internazionali.
Il dato è abbastanza significativo: oltre il 70% delle aziende grandi e medio-grandi considera l’omnicanalità una direzione fondamentale di sviluppo strategico.
E poi c’è la sensibilità alla sostenibilità ambientale, a testimoniarlo uno studio del febbraio 2022 che evidenzia come, per il 74% dei viaggiatori, la sostenibilità ha determinato le scelte d’acquisto, per le conseguenze delle proprie azioni sul pianeta, con riferimento all’impatto ambientale senza parlare del valore reputazionale delle aziende.
Poi c’è la riscoperta del turismo domestico, sulle tendenze del traffico aereo si prevede che il “domestico” segni un +50% nel 2022 e +30% nel 2023. Come a dire che anche quest’anno e il prossimo, almeno due terzi dei nostri connazionali, sceglieranno di stare in Italia. Occorre quindi una probabile evoluzione del mix d’offerta, maggiormente spostato sulle categorie della ristorazione, dei prodotti tipici locali enogastronici, delle category d’impulso
Duty-free store agli arrivi in UE: uno studio dell’aprile 2021, giungeva a stimare che lo sviluppo delle vendite duty free agli arrivi nell’UE avrebbe potuto elevare la spesa per passeggero in media di un quarto circa, generando un incremento di 3.2 miliardi di euro per l’economia dell’area e giungendo a generare fino al 20/30% delle vendite totali di Travel Retail nella UE.
È poi possibile prevedere l’introduzione di prodotti e servizi digitali, booking di entertainment ecc. come già fanno le compagnie low cost. Spostando questo valore, che è in crescita, dai vettori agli aeroporti.
In conclusione, il Presidente Gardini prevede ancora per una difficoltà strutturale del business travel, così come occorreranno tempo per rivedere alti volumi di clienti “alto spendenti” orientali o da paesi come la Russia. Mentre la componente domestica e di breve raggio crescerà ulteriormente.
Per i prossimi mesi invece la chiusura dei cieli di Ucraina e Russia farà crescere quasi certamente il ticket aereo: aumentano distanze per i divieti di sorvolo delle aree interessate dal conflitto e parallelamente il costo del carburante.
Sarà necessario strutturare un approccio permanente di attenzione alla resilienza (anche imparando ad essere “antifragili” ) mentre la sfida, per gli operatori del Travel Retail – ATRI, ETRC inclusi – è di portare avanti le necessarie innovazioni a fronte di un presente ancora complesso e laddove anche minimi investimenti, rappresentano in certi casi oneri difficilmente sopportabili per le singole strutture di conto economico, ma quanto mai necessari in chiave prospettica. Un percorso lungo e difficoltoso, ma non necessariamente senza un punto di arrivo, all’interno di un contesto di mercato sempre più complesso in cui ogni operatore della catena ha però l’opportunità di coabitarvi e convivere in una logica di sana competizione. Nonostante tutto i dati di alcuni scali testimoniano che la ripresa è già iniziata e con essa la sfida per il travel retail e ATRI.
Dopo l’intervento del Presidente Gardini, David Jarach, Presidente di diciottofebbraio ha dato avvio e moderato la tavola rotonda che ha visto protagonisti: Emilio Bellingardi, Direttore Generale di Sacbo – Milan Bergamo Airport, Carla Guiducci, Former Ceo Greater Chianand Asia Pacifico at Giorgio Armani, Mario Peserico, Direttore Generale di Eberhard & Co collegato in videoconferenza, Alessio Planeta, Chief Executive Officer di Aziende Agricole Planeta e Lucio Rossetto Chief Business Officer di Lagardère Travel Retail.
Lucio Rossetto, ha aperto i lavori con dati molto positivi e interessanti, a livello globale: In USA i dati di traffico sono tornati ai valori pre-pandemici USA, in Cina sono notevolmente aumentati rispetto al 2019 e anche l’India sta andando molto bene mentre in paesi come il Canada siamo al -50% sul 2019.
In USA la clientela business era il 30% del totale, ora è calata ma è evidentemente aumentato il traffico privato, leisure. Come a dire che le persone, le famiglie hanno voglia di tornare a viaggiare.
Anche in Cina a crescere è stato il mercato interno, il cosiddetto onshoring, grazie a un aumento offerta che ha portato a un aumento conseguente nello spending dei passeggeri.
A differenza di USA e Cina, l’Europa non ha un mercato domestico, ma tanti mercati nazionali: i paesi stanno riprendendosi ognuno da sé ma viaggiare in Europa è ancora molto complicato, perché ci sono state e ancora sussistono troppe differenze di normative tra i diversi stati. L’Italia soffre ancor più degli altri per la mancanza di un hub carrier che possa contribuire ad alimentare flussi e traffico.
Riallargando lo sguardo la Cina nel 2019 per Lagardère era il 13° mercato, nel 2020 il 3°, entro i prossimi due anni sarà il primo, senza dubbi.
Ma sorgono due grandi domande: dove spenderà i propri soldi il cliente cinese, e quindi dove dovremo investire? EU, o Cina e paesi “limitrofi” (Vietnam, Tailandia, Australia ecc.)?. Ci sarà una generalizzata cinesizzazione dei consumi nel travel retail?
Certamente è opportuno diversificare il rischio investendo in aree geografiche differenti ma non tutti possono farlo. E quindi cosa fare nel breve medio? Sicuramente è opportuno concentrarsi sul cliente locale, quello di breve raggio. Innovare nella crisi è anche questo.
Abbiamo trascurato per molto tempo il cliente nazionale ed europeo, ora cambiamo: dobbiamo proporre più foodservice, più specialty retail. E questo vale anche per i duty free: oggi a Roma abbiamo creato un grande assortimento dedicato ai giocattoli per l’infanzia. Mentre, ad esempio, lo skincare non va più come prima, perché aveva moltissimi clienti orientali. Ma devono cambiare anche i prezzi: il riferimento deve tornare ad essere il cliente downtown e non quello mordi e fuggi orientale.
Bisogna rinnovare acquisto frequente, tramite pop up store e offrire più online per il cliente ripetitivo. Sembra difficile da credere ma, così facendo, in alcuni casi abbiamo raddoppiato la spesa del domestico frequente!
Emilio Bellingardi di Sacbo ha invece raccontato di come l’aeroporto di Bergamo abbia investito, seguendo il mantra che dice che il momento esatto per fare investimenti sono i momenti di crisi, per poi essere pronti al meglio a sfruttare la ripresa. E così sono stati aperti i cantieri non appena possibile, dopo il primo lockdown. E ora l’aeroporto risulta fortemente ampliato, è stati rivista offerta, con ulteriore “spostamento” verso l’f&b.
Ma si è Investito molto anche sale vip, che hanno subito dato ritorno, e in travel retail innovativo, basti citare il nuovo punto vendita dedicato agli animali domestici. Una novità assoluta in aeroporto.
Bellingardi ha ha poi evidenziato quanto sia importante il servizio: “Abbiamo un aeroporto col parquet. La nuova sala vip ha un numero di ingressi spaventoso. I parcheggi hanno un boom di prenotazioni, anche per il tracollo dei competitor saltati in pandemia”. E poi c’è in progetto un hotel, che naturalmente è duramente osteggiato dalla concorrenza locale. Ma non importa perché l’aeroporto può diventare il fulcro di un mall cittadino ricco e composito.
Lo sguardo di Carla Guiducci è naturalmente rivolto ad Oriente, in ragione della sua esperienza. E qui si assiste in particolare all’imposizione di una nuova generazione di cinesi, attorno ai 25-30 anni, con una propensione all’acquisto profondamente emotiva, molto suggestionati da influencer e celebrities.
Ogni biennio si verifica spontaneamente un nuovo approccio alla marca: ma resta il fatto che la la fedeltà è bassissima.
Il travel retail ha un’enorme potenzialità ma occorre essere pronti, studiare, impariamo il cinese. Occorre prepararsi a riaccoglierli; c’è stato cambio epocale nell’approccio all’acquisto e continuerà ad esserci. Noi siamo lenti, tradizionali, ripetitivi, loro velocissimi.
E poi bisogna migliorare il servizio, qualificarlo.
E predisporre regolarmente un’offerta rinnovata in aeroporto. Più spazio ai pop up store per le novità: contratti brevi, più elasticità, coccolare il consumatore e sempre e comunque… Servizio!
Alessio Planeta ha invece evidenziato che in Italia esistono circa un milione di ettari di vigneti, 300.000 produttori, 50.000 cantine e di queste poche centinaia sono presenti nel travel retail. Più vino nel canale del viaggio significa più turismo dove il vino si produce. I volumi sono in crescita costante, questa non si è interrotta per la pandemia: la produzione italiana nel 2021 ha sorpassato di molto quella 2019. In particolar modo la Sicilia, che è stata invasa dai turisti nelle estati 2020 e 2021, ha approfittato molto delle vendite e del consumo vino.
Ma non solo dal 2019 al ‘21 gran parte dei paesi stranieri ha aumentato le importazioni di vino italiano: +8% in USA, in Corea del Sud + 108% mentre la Cina no, ha invece dimezzato i volumi: il paese si è chiuso al consumo di vino europeo.
Qualche anno Planeta ha ha fondato Italian Signature Wine Academy, un partnership tra nove celebri cantine italiane di nove regioni diverse: con questa formula, tra le altre cose, è divenuto più facile interagire con i grandi gruppi del duty free e del travel retail, perché l’obiettivo di tutti è aumentare quanto più possibile il consumo e le vendite in aeroporto.
Più complicato il quadro riportato da Mario Peserico, che ricopre anche la carica di Presidente di Assorologi il cui settore ha subito danni importanti, con una media di chiusura delle attività compresa tra 3 e 7 mesi. La Cina nel 2020 è comunque cresciuta, e nel 2021 addirittura del 50%. Eberhard ha approfittato dell’aumento del turismo locale/nazionale con una maggiore disponibilità di spesa, visto il calo obbligato dei consumi in altri ambiti. A livello globale ci si aspetta una crescita consistente delle vendite nei paesi del Golfo Persico, causa dell’andamento del valore del petrolio, estremamente rilevante per quelle economie. Mentre l’online è ancora poco significativo nel comparto dell’orologeria.
In conclusione poche parole del Presidente Gardini che, stimolato dal pubblico, non manca di evidenziare quanto sia complicato, al limite dell’impossibile, operare con Enac. Lo era prima del Covid, ora ancor più per difficoltà organizzative interne all’Ente. Ciò complica molto la vita degli aeroporti così come la mancanza di ascolto della politica. Grazie a Federturismo, di cui ATRI fa parte, qualcosa si muove. Ma molto, troppo, lentamente.
Aeroporti e brand possono e anzi devono continuare ad investire in servizio e qualità, perché questo paga. Sempre.
Digitale e vendite e-commerce crescono sempre di più e bisogna presidiare il canale con grande energia. Sulla sostenibilità si fa molto ma occorre fare ancora di più. Aumentando la collaborazione, con le rispettive competenze.
Al termine del Foum si è aperta l’Assemblea straordinaria che ha ratificato il nuovo statuto e il codice etico dell’Associazione, approvati all’unanimità.
Mentre in serata i delegati ATRI hanno potuto partecipare al Welcome Reception dell’ACI Europe Regional Conference. Anche questo evento è stato organizzato magnificamente, dal team di Natale Chieppa e Gesap, nei magnifici ambienti di Palazzo Sant’Elia. Con il supporto di Lagardère Travel Retail oltre al “gustoso” intervento dell’azienda Fiasconaro che ha curato il l’apprezzatissimo catering e dell’Azienda Agricola Planeta che portato le proprie etichette per accompagnare la serata.
L’evento ha visto anche la partecipazione del sindaco Leoluca Orlando e di Vyacheslav Cheglatonyev, direttore commerciale dell’aeroporto di Odessa, città ucraina coinvolta dal conflitto, che è stato accolto con fraterna solidarietà da tutti i membri dell’industry aeroportuale.
Per ATRI una giornata molto importante e partecipata, tanti contenuti e un rinnovato spirito di appartenenza all’Associazione alla community del travel retail.