LONDRA – La crisi di Governo che ha colpito il Regno Unito, con l’esecutivo di Liiz Truss durato neppure tre mesi, porta con sé un effetto domino sul travel retail: ancora non si trova pace sulla questione duty free. Londra, infatti, subito dopo la Brexit aveva disposto l’eliminazione totale delle vendite esenti Iva sul proprio territorio. Un colpo duro, per i retailer aeroportuali. A fine settembre il grande annuncio, ripreso anche dall’Ice. Secondo il cancelliere Kwasi Kwarteng, il governo era pronto a reintrodurre le vendite tax free per gli stranieri, tramite un moderno sistema digitale che avrebbe aiutato il settore e prodotto posti di lavoro. Poi, a ottobre, la doccia fredda da parte del nuovo cancelliere Jeremy Hunt: non c’è budget, non tornerà. “Un’amara delusione, in un momento in cui il Paese ha bisogno di tutta la crescita possibile. L’introduzione di un nuovo e moderno incentivo allo shopping tax free si tradurrebbe in un guadagno netto per l’Erario” ha commentato Fraser Brown, direttore Retail dell’aeroporto di Heathrow. “Così, invece, si produce un’ulteriore regressione delle high street, dei centri commerciali, dei porti e degli aeroporti, mentre continuiamo a perdere terreno rispetto ai concorrenti europei”.
Per gentile concessione di retail&food