PAROLA ALL’ASSOCIATO – ANDREA GERETTO, DIRETTORE COMMERCIALE E MARKETING (NON AVIATION) DEL GRUPPO SAVE SPA.
Quali sono le milestones più recenti del gruppo Aeroporti SAVE in termini di infrastrutture e servizi ai passeggeri?
Per il nostro gruppo, che opera su 5 aeroporti (Venezia, Verona, Treviso, Brescia e Charleroi), nel complesso il periodo pandemico ha prodotto un rallentamento di molti degli interventi infrastrutturali precedentemente pianificati. Tuttavia, abbiamo approfittato in questo periodo di concludere alcuni progetti strategici: a Venezia, ad esempio, abbiamo completato i lavori sulle piste; ancora, abbiamo trasformato Brescia in un aeroporto sostanzialmente solo cargo, dove in questo periodo hanno operato a pieno ritmo DHL e Poste Italiane con Amazon. Infine, a Verona ha preso avvio il progetto Romeo, incentrato sul riammodernamento dei terminal e sono da poco terminati i lavori sulle piste.
Quali strategie di resilienza avete prodotto dal punto di vista commerciale per sopravvivere a questo periodo?
Durante il periodo più duro della pandemia, è stato necessario chiudere l’aeroporto di Treviso, per evitare una ridondanza con l’aeroporto di Venezia, mentre anche Verona ha operato sostanzialmente solo per consentire voli umanitari per 3 mesi. Abbiamo quindi avviato con i sub-concessionari dei dialoghi di carattere economico-finanziario e contrattuale: in questo modo siamo riusciti a mantenere attivi tanti rapporti commerciali preesistenti e, negli ultimi mesi ad aggiungerne anche di nuovi.
Quali sono stati i vostri risultati per la stagione estiva e quali sono le vostre previsioni per la stagione invernale in termini di vettori e di flussi di passeggeri?
Per quanto riguarda il periodo estivo ci possiamo definire moderatamente soddisfatti, soprattutto nel caso degli aeroporti di Verona e Treviso, ove la curva sta lentamente tornando verso la normalità. Per quanto riguarda Venezia, invece, essendo l’aeroporto molto focalizzato sugli arrivi extra-Schengen, la ripresa è ad oggi più lenta a causa delle restrizioni alla mobilità internazionale. Fatto salvo il sopraggiungere di nuovi stravolgimenti, ci aspettiamo una stagione invernale ed un 2022 molto positivi, in direzione di un ritorno alla piena normalità dei flussi. I recentissimi annunci di una nuova base di Ryanair e di una di Wizzair all’aeroporto di Venezia, per un totale di circa 35 nuove destinazioni, vanno appunto in questa direzione
Avete progettato qualche servizio a valore aggiunto per il passeggero?
Sicuramente c’è stato un focus su servizi che si sono resi necessari a causa dell’emergenza, come la somministrazione di tamponi all’interno degli aeroporti. Peraltro, già prima dell’inizio della pandemia erano stati avviati investimenti importanti per migliorare la customer experience all’interno degli aeroporti, specialmente in quello di Venezia: tra tutti, una rivisitazione della fidelity card e l’introduzione del servizio sottobordo, molto apprezzato dai passeggeri. Infine, da poco abbiamo riaperto la vip-lounge, un messaggio molto importante per far capire ai passeggeri che viaggiare è sicuro ed è importante ritornare presto alla normalità
Qual è il valore che riscontrate dall’appartenenza come associati ad ATRI?
ATRI svolge un ruolo alquanto rilevante, dato che consente l’unione fra i vari operatori dello stesso settore. Tutti i partecipanti vivono le stesse vicissitudini e, dunque, condividere esperienze, idee, best-practice e trend di mercato è aspetto quanto mai utile ed arricchente.