PAROLA ALL’ASSOCIATO – FRANCESCO D’AMICO, CHIEF COMMERCIAL OFFICER DI SOCIETA’ AEROPORTO CATANIA SPA
Quali sono le milestone più recenti in termini di infrastrutture e servizi al passeggero?
Ci siamo concentrati in prima istanza sul nuovo piano parcheggi: durante la pandemia abbiamo aperto due nuove aree a lunga sosta, di cui una coperta, aumentando così la nostra offerta complessiva di ulteriori tre mila stalli. Accanto a ciò, in piena pandemia (marzo 2021) e sempre nell’ottica di ampliare i servizi ai passeggeri avevamo inaugurato la stazione ferroviaria. Nel corso del 2021 e del 2022 abbiamo quindi ristrutturato la strada di connessione tra la stazione ferroviaria e l’aerostazione.
Quali sono le strategie di resilienza dal punto di vista commerciale per sopravvivere a questo periodo?
Per quanto riguarda il settore non-aviation dal punto di vista contrattuale abbiamo implementato una serie di attività con l’obiettivo di affrontare questi due anni di pandemia in maniera difensiva. In particolare, abbiamo rivisto, ed in alcuni casi sospeso, i rapporti concessori con gli operatori, attendendo che passasse il periodo di crisi. Per quanto riguarda l’avio, abbiamo aperto la base di Wizz Air, il cui contratto è stato firmato nell’ottobre del 2020. L’apertura di questa base è molto importante per noi, soprattutto perché ci ha consentito di ampliare le rotte da e verso l’’Europa Orientale, portandoci in dote una serie di mercati prima sotto serviti, tra cui Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria.
Quali sono i vostri risultati per l’ultima stagione in termini di flussi di passeggeri?
Nel 2021 abbiamo chiuso con poco più di 6 milioni di passeggeri, cifra che ha rappresentato una riduzione del 40% rispetto al nostro risultato di picco storico del 2019. Tuttavia, a partire dall’inizio di quest’anno stiamo riducendo questo gap: a maggio abbiamo registrato un più 0,5% rispetto al 2019. In aggiunta, dalla stagione estiva in poi prevediamo di tornare appieno ai livelli del 2019, con l’obiettivo di chiudere il 2022 con oltre 9 milioni di passeggeri. Questo è un risultato straordinario, se si pensa che nel 2019 abbiamo avuto circa 10 milioni di passeggeri.
Ci sono stati cambiamenti nell’offerta commerciale?
Un cambiamento molto importante riguarda la realizzazione del nuovo duty free, la cui gara è stata chiusa durante il 2020 e il cui nuovo operatore è Lagardere. I nostri spazi commerciali non sono molto estesi; tuttavia, siamo riusciti a raddoppiare la superficie commerciale, posizionandola in maniera molto più centrale rispetto al flusso passeggeri. Un ulteriore livello di novità riguarda il completamento del cambio di operatore nel retail dei dolci tradizionali, effettuato prima della partenza della stagione estiva. Infine, i 3 mila posti auto ci hanno anche consentito di migliorare la dotazione per i rental car.
Qual è il valore che riscontrate dall’appartenenza come associati ad ATRI?
La valenza che riconosciamo ad ATRI fa in prima istanza riferimento all’opportunità di confrontarsi con gli altri associati, permettendo di fare tesoro dell’esperienza altrui. Nello specifico ATRI ci aiuta a meglio comprendere chi, come gli operatori e i fornitori, ha esigenze diverse e frastagliate rispetto alla nostra soluzione commerciale ed operativa.