PAROLA ALL’ASSOCIATO – STEFANO CHIARI, PROPRIETARIO ED AMMINISTRATORE DELEGATO DI VECCHIA MALGA NEGOZI S.R.L.
Ci racconta com’è nata l’azienda?
L’impresa viene fondata nel 1969 da mio padre, Rino Chiari, con l’obiettivo di fare conoscere le eccellenze gastronomiche di piccoli produttori e renderle disponibili ad un pubblico sempre più ampio. Successivamente abbiamo deciso di lanciare i nostri negozi e punti di degustazione, con la prima apertura a Zola Predosa. Abbiamo quindi inaugurato la Baita, una delle botteghe storiche nel cuore di Bologna. Da questa value proposition si è originato il marchio Vecchia Malga, con l’intento di portare il consumatore indietro nel tempo e far riscoprire i sapori di una volta.
Quali sono i prodotti che oggi offrite?
Oggi siamo divenuti prima di tutto produttori, mentre collaboriamo con salumifici e caseifici del territorio attraverso una logica di co-branding. In tal senso, uniamo i due marchi, quello della produzione e il nostro brand Vecchia Malga. Quest’ultimo rappresenta un punto di riferimento per i fornitori selezionati, poiché permette loro di far conoscere i loro prodotti ai turisti, italiani ed europei, che molto spesso vengono acquistati nuovamente, attraverso l’e-commerce, quando ritornano a casa. Uno dei nostri prodotti di eccellenza è Sua Maestà il Nero, che produciamo a 800 metri di altitudine sulle colline bolognesi. L’idea alla base di questo stagionato è quella di richiamare la vecchia lavorazione, che si utilizzava per il Parmigiano Reggiano, per creare una cappatura di carbone vegetale che conferisce il colore scuro della crosta e che permette una miglior conservazione del formaggio.
Quali sono i principali mercati nei quali opera la vostra azienda?
Oggigiorno siamo presenti sul territorio bolognese: in particolare, nel caso dei luoghi di travel operiamo presso la stazione e l’aeroporto di Bologna. In quest’ultimo abbiamo sei punti di vendita, tra botteghe, ristoranti e bar. E al Marconi nel 2004 abbiamo aperto la prima bottega di gastronomia, con la volontà di fare qualcosa di diverso rispetto ai “Big”. L’obiettivo non era solamente quello di vendere i prodotti, ma anche di saperli raccontare e valorizzare per far conoscere la loro storia, cosicché i nostri clienti ne potessero apprezzare appieno la qualità.
Quindi avete puntato sul Travel Retail per far conoscere e raccontare le delizie enogastronomiche…
Sì, esatto. In questo modo, ci siamo affacciati sul mercato europeo, con l’idea di tramandare la cultura gastronomica emiliano-romagnola nel mondo. Accanto a ciò, l’e-commerce ha rappresentato un canale di distribuzione alternativo per sviluppare il nostro business, durante un periodo in cui gli aeroporti e le stazioni erano fermi, così come il turismo a Bologna.
In che modo ATRI supporta lo sviluppo del vostro business?
Essendo piccoli artigiani, ATRI ci ha fornito una visione amplificata del Travel Retail in Italia ed in Europa, permettendoci di comprendere dinamiche ed accadimenti fuori dalla realtà bolognese. Accanto a ciò, grazie ai webinar, ATRI ci ha permesso di intraprendere nuovi rapporti commerciali con altre imprese per far crescere il nostro business.