Dal 18 novembre, basteranno sette minuti per raggiungere l’Aeroporto di Bologna dalla stazione centrale. Grazie all’inaugurazione del People Mover, il collegamento su rotaia realizzato da Marconi Express, i viaggiatori potranno contare su una rinnovata intermodalità, frutto di un progetto che dopo qualche frenata è arrivato a destinazione.
L’infrastruttura del People Mover, che prevede l’utilizzo di mezzi elettrici e totalmente automatici in movimento su cinque km di rotaie a sei metri di altezza, sarà attiva tutto l’anno con un’attesa inferiore ai 4′ (anche se ora le corse sono ridotte a una ogni 15′ a causa della pandemia) e servirà anche il vicino quartiere Lazzaretto.
Il progetto
Conclusa dopo un iter di 12 anni, l’opera è il frutto di un project financing di 125 milioni di euro. Di questi, 25 apportati dai soci di Marconi Express, 27 di contributo pubblico regionale, 13 da parte dell’Aeroporto di Bologna (principale fruitore del servizio) e 60 finanziati dalle banche. Forte l’impatto ecologico del progetto, le cui navette sono per il 35% alimentate dai pannelli fotovoltaici integrati sulla via di corsa, con un risparmio di 300 tonnellate di Co2 in meno per tutti i bolognesi.
Le dichiarazioni
La crisi dei trasporti non ha quindi dissuaso gli stakeholder, decisi a dotare la città di una nuova infrastruttura nella speranza che riprenda il traffico: «Contiamo su una ripresa del traffico aereo già a cominciare dal prossimo anno e stimiamo di poter tornare entro il 2024 al numero di passeggeri che hanno viaggiato in Europa nel 2019», ha commentato la presidente di Marconi Express, Rita Finzi.