Dai duty free ai top brand del lusso, la antenne per l’estate si stanno sintonizzando su un canale: gli americani. Analisi e ricerche di ogni tipo confermano, anche per il 2021, una summer improntata al turismo di prossimità: tanti viaggi all’interno dei confini nazionali, al massimo una puntata leisure nel Mediterraneo, un movimento aereo fatto soltanto di corto e medio raggio. Per cinesi, medio orientali, russi, nuovi ricchi del sud est asiatico, se ne riparlerà nella migliore delle ipotesi da fine anno.
Eppure si fa strada un’eccezione, quella degli americani. Se guardiamo ai dati dello shopping tax free (rilevazione 2019 di Planet), coprono il 12% della spesa effettuata in Italia, solo un terzo rispetto al 36% dei cinesi. Però presentano uno scontrino medio elevato, 1.074 euro.
I buoni rapporti intrecciati fra governo Usa e Bruxelles, tra scali aeroportuali di casa nostra e americani, e grazie agli investimenti dei vettori, è ormai un fiorire di corridoi “Covid tested” per collegare la meta principe al di là dell’Atlantico, New York, con Roma e Milano. E, come si sa, all’aumento della concorrenza, si abbassano le tariffe.
L’ultima a sbarcare nell’affollata partita è Neos, la compagnia di proprietà di Alpitour, che ha annunciato l’apertura della rotta Jfk-Malpensa da giugno. Sempre da giugno, sulla stessa direttrice riparte anche Emirates, compagnia di fascia alta, ma con cui in questo periodo si può acquistare un “andata e ritorno” a prezzi abbordabili. American Airlines ha già riaperto la tratta e l’8 maggio arriva anche United, che il giorno prima riprende anche il Roma-New York. E ci sono anche i voli in codeshare di Delta e Alitalia che collegano Roma con New York e Atlanta. Una piccola boccata d’ossigeno, si spera, per il travel retail.
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